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La generazione Z, composta dai nati tra il 1997 e il 2012, è uno dei target chiave e lo sarà per i prossimi 20 anni, benché in Italia costituisca una percentuale più limitata rispetto ad altri Paesi, in particolare asiatici. È importante conoscere a fondo quali sono i gusti, le abitudini e le attitudini di questa generazione per progettare offerte ibride e multicanale.

Si tratta di una generazione mobile first, che migra sulle piattaforme in cui trova più privacy e linguaggi nuovi, più veloci, come i meme che costituiscono la loro nuova forma di espressione, così come i murales lo sono stati per la generazione X; fanno estrema attenzione al look, a quello che mostrano di sé, nella ricerca spasmodica di avere un’identità unica.

Le aziende che fanno e-commerce e, in generale, chi vuole cogliere la domanda di questa fascia generazionale non può prescindere dal mantra dell’unicità; non solo: chi appartiene a questa fascia d’età sceglie prodotti di qualità al giusto prezzo, ma anche il prodotto che trasmette i giusti valori.

 

Fisico e digitale non hanno distinzioni per la generazione Z, pronta per il Metaverso

Secondo le testimonianze e gli insight che abbiamo raccolto degli esperti del Gruppo di Lavoro sul Digital Marketing[1]  che abbiamo in Netcomm, la generazione Z cerca prodotti online ma usa le raccomandazioni degli amici per decidere l’acquisto. Stanno sui social media e seguono gli influencer, sono multimediali, ma non percepiscono un confine tra offline e online e sentono l’esigenza di recarsi su un punto vendita fisico, dove si aspettano esperienze avanzate e di toccare con mano i prodotti: anche per questo, la generazione Z è quella pronta per il Metaverso, per estendere la propria vita, anche reale, per socializzare e fare acquisti.

 

Come raggiungere la generazione Z tra intercettazione degli interessi e social

Creare delle audience di generazione Z non è così semplice come sembra. Occorre lavorare con i diversi canali in profondità, mappando comportamenti e interessi per capire chi guarda un determinato video o influencer.

Le aziende, infine, convengono che i social siano una vetrina per i prodotti e che il passo tra segnalazione, comunicazione e click per comprare sia breve. In Italia, però, i social devono ancora costruire un modello di business che funzioni, mentre in Cina o altri Paesi sta funzionando. Gli esperti, poi, ritengono che ci sia un legame tra Social Commerce e Live Commerce e che forse il Live Commerce darà la volata ai Social per aprire modelli di social e-commerce anche nel nostro Paese.

Il digital marketing guida la trasformazione delle aziende, ridisegna il rapporto con il cliente e con il mercato, modifica i prodotti e le loro modalità di sviluppo, i processi produttivi, porta nuove tecnologie customer-centric in azienda e nuovi approcci alla gestione della tecnologia.

 

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[1] Netcomm ha costituito il gruppo di lavoro Digital Marketing per l’e-commerce e il new retail nel 2017. Il gruppo di lavoro vede la partecipazione attiva di oltre settanta aziende Socie di Netcomm, che si riuniscono in incontri tematici per la condivisione di best case, novità e per la conduzione di progetti di ricerca comuni.