Il giorno 3 dicembre 2018 entrerà in vigore il Regolamento (EU) 2018/302 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 28 febbraio 2018 recante misure volte a impedire i blocchi geografici e altre forme di discriminazione dei clienti basate sulla nazionalità, il luogo di residenza o il luogo di stabilimento nell’ambito del mercato interno e che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2009/22/CE.
Il testo è stato promulgato lo scorso febbraio dopo un lungo iter durante il quale Netcomm, in collaborazione con Ecommerce Europe, ha contribuito al dibattito presentato le proprie osservazioni e contribuendo alla stesura di un testo che fosse il più possibile bilanciato e che favorisse il commercio elettronico. Si tratta di un importante provvedimento che contribuisce alla realizzazione del Mercato Unico Digitale e che permetterà di supportare lo sviluppo del commercio elettronico transfrontaliero abbattendo blocchi geografici ingiustificati, posti in essere da alcuni fornitori di beni e servizi, che possono dare luogo a pratiche commerciali discriminatorie.
I siti web dovranno essere conformi alle disposizioni del Regolamento
In particolare, dovranno essere rimossi eventuali blocchi, ingiustificati, fondati sulla nazionalità al fine di consentire agli utenti l’accesso al Sito; il reindirizzamento ad altro Sito dovrà essere autorizzato dall’Utente mediante il suo espresso consenso al reindirizzamento; i form di acquisto (moduli d’ordine telematici) dovranno dare la possibilità di inoltro dell’ordine a tutti gli Utenti di un altro Stato Membro.
Consapevolezza dei diritti e dei limiti del Regolamento
E’ importante che i Consumatori e le Aziende siano consapevoli dei loro diritti, dei loro doveri e dei limiti del Regolamento, il quale interviene solo sui blocchi ingiustificati fondati sulla nazionalità, ne deriva pertanto che le parti interessate avranno il dovere di informare ed informarsi su eventuali limiti e condizioni delle vendite; il Regolamento intende infatti contribuire al miglioramento del mercato senza impattare o gravare sugli operatori creando condizioni di accesso eque.
Il sito della Commissione Europea, accessibile da questo link https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/faq/geo-blocking, riporta materiali di supporto ed una sezione di Questions and Answers che permetteranno di chiarire agli utenti privati e commerciali i limiti e gli aspetti operativi del Regolamento.